Il co-branding è una forma di collaborazione tra due o più marchi che uniscono le forze per creare un nuovo prodotto o promuovere una nuova attività al fine di ottenere maggiori vantaggi economici o per attrarre una nuova fetta di clienti.

La collaborazione può riguardare sia l’aspetto produttivo, attraverso la commercializzazione di prodotti nati dall’unione dei brand coinvolti, sia quello pubblicitario. In entrambi i casi, la scelta del partner commerciale con il quale stringere questo tipo di alleanza deve essere effettuata con estrema attenzione al fine di non danneggiare l’immagine dell’azienda e di non creare confusione nella mente del consumatore. Uno studio attento del target e delle caratteristiche del prodotto, abbinato alla scelta dei giusti canali di comunicazione, online e offline, per la promozione coordinata, è alla base del successo del co-branding.

Che cos’è il co-branding

Quando si parla di co-branding si fa riferimento a una strategia di marketing sfruttata dalle grandi aziende per ottenere vantaggi grazie alla reciproca collaborazione; tale collaborazione può realizzarsi in diversi modi e in particolare attraverso:

  • la creazione di un nuovo prodotto che unisca le caratteristiche dei brand coinvolti, come nel recente caso della collaborazione tra Lego e Piaggio;
  • la vendita di prodotti abbinati in un unico pack;
  • la realizzazione di campagne pubblicitarie relative ai prodotti di due o più marchi che condividono la stessa mission o si completano a vicenda.

Questo tipo di operazione viene messa in atto da due o più aziende che, per ottenere i benefici sperati, devono trasmettere gli stessi valori, anche se si rivolgono a target differenti. Tra gli obiettivi rientra infatti quello di espandere, attraverso il nuovo prodotto, la fascia di utenza alla quale si rivolgono, trovando e fidelizzando nuovi clienti e, di conseguenza, aumentando il fatturato. Il co-branding può essere messo in atto anche per ottenere un posizionamento su un nuovo mercato e per modificare il modo in cui gli utenti percepiscono il brand.

marketing e co-branding

Marketing e co-branding: quali sono le principali strategie

Per raggiungere i propri obiettivi, le aziende coinvolte devono mettere in atto strategie di marketing di tipo sia tradizionale che digitale.

Per quanto riguarda il marketing tradizionale, una buona strategia di co-branding dovrà sfruttare in primis la cartellonistica pubblicitaria, elaborando immagini che colpiscano la mente degli utenti e, al contempo, creino un rimando automatico e immediato a entrambi i marchi. Manifesti e locandine devono inoltre essere posizionati in punti strategici della città, ossia in zone ben visibili e, laddove possibile, nei pressi di zone frequentate dal target di riferimento. Le locandine possono inoltre essere esposte presso negozi e locali attinenti al prodotto che viene promosso o alla mission che vogliono veicolare.

cartellone pubblicitario marketing

Tra le iniziative di marketing tradizionale per la promozione di prodotti di co-branding rientrano anche la distribuzione di gadget, l’organizzazione di eventi e la partecipazione a fiere di settore. È questo ad esempio il caso dell’iniziativa di co-branding di due grandi marchi di alta moda italiani, Versace e Fendi, i quali hanno lanciato, durante la Milano Fashion Week dello scorso settembre 2022, un’inedita capsule collection che reinventa e celebra al tempo stesso lo stile di entrambe le maison.

Co-branding e strategie di digital marketing

Anche il marketing digitale è in grado di offrire ottime opportunità per promuovere le iniziative di co-branding. Tra le strategie più utilizzate rientrano la creazione di siti web interamente dedicati al nuovo prodotto e di pagine social. Queste ultime consentono alle aziende di coinvolgere gli utenti sia attraverso attività di condivisione, sia a livello emotivo, sfruttando principalmente lo storytelling. In base al target che desiderano raggiungere, le aziende metteranno a punto una strategia di marketing digitale che, oltre a sfruttare i social media più adatti, potrà prendere in considerazione anche attività di e-mail marketing, advertising, oltre alla creazione di landing page dedicate.

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