Le lavanderie a gettoni sono un mercato in costante crescita. Nate negli anni 30 e negli anni 50 in America, nel corso del tempo si sono diffuse molto sia in Europa che anche negli Stati Uniti. Questo mercato è in costante crescita: ad oggi, aprire una lavanderia a gettoni è un business che funziona in quanto dà la possibilità di prendere uno stipendio mensile senza troppe difficoltà e riuscendo ad aprire un’attività in proprio con un investimento relativamente basso. Se ti stai chiedendo come aprire una lavanderia automatica a gettoni, la cosa migliore è quella di capire bene quali sono i costi da sostenere. Inoltre, serve anche fare un’analisi di quelle che possono essere eventualmente le prospettive di guadagno.

Perché aprire una lavanderia self service

Per aprire una lavanderia self service, non bisogna sostenere delle grandissime spese. E’ un investimento da prendere in considerazione perché potenzialmente i guadagni possono essere molto buoni, purché venga scelta una località giusta in cui installare questo tipo di business. Inoltre aprire una lavanderia a gettoni con dei macchinari che siano all’avanguardia e con una posizione strategica piccola permetterà di svolgere un’attività che non richiede neanche troppo impiego. La lavanderia, piuttosto, con un investimento massimo di 50 mila euro per una struttura di dimensioni medie, riesce ad ottenere guadagni che superano anche del 15% le spese iniziali del primo anno. Per aprire una lavanderia a gettoni è necessario però seguire una serie di adempimenti burocratici, comprare degli arredi, comprare attrezzature e macchinari specifici. Occorre anche affittare un locale in cui queste attrezzature vanno posizionate e poi prevedere l’organizzazione di un business, in modo tale da poter capire quali sono i costi fissi e quelli variabili da affrontare mese dopo mese.

Gli adempimenti burocratici per aprire una lavanderia

Per aprire una lavanderia a gettoni è necessario svolgere una serie di adempimenti burocratici. Bisogna aprire una partita IVA, oltre ad iscriversi al registro delle imprese della Camera di Commercio competente. La fase successiva richiede di aprire posizioni INPS e INAIL, comunicare all’ente di appartenenza l’inizio delle attività. Inoltre, è opportuno anche fare in modo che venga rilasciata l’idoneità igienica del locale e verificare che lo scarico fognario abbia una struttura a norma di legge. In caso si vogliano anche offrire vari servizi di lavaggio a secco, è opportuno comunicare il tutto all’agenzia regionale della protezione per l’ambiente, ovvero l’Arpa. In tal modo si otterranno delle verifiche e le conferme su questa attività che viene dichiarata come insalubre dalla normativa vigente. Una volta trovata la location giusta e una volta fatta una piccola analisi di mercato in merito alla densità demografica o la presenza di un flusso turistico, bisogna pensare alle spese.

Spese e ricavi di una lavanderia a gettoni

La lavanderia a gettoni ha una serie di elementi che vale la pena considerare in modo tale da riuscire a capire a cosa si va incontro. La lavanderia a gettoni permette di iniziare l’attività con l’acquisto di attrezzature e l’affitto della location. Tra le attrezzature vi sono l’asciugatrice, la lavatrice, gli essiccatoi, i sistemi riscaldamento per l’acqua, il distributore di sapone e tutta una serie di oggetti di arredo. Invece, la location dipende un po’ da quella che è la grandezza della lavanderia automatica che si vuole aprire. Se ci si decide di affidarsi ad un franchising, i costi sono molto più ridotti. Ma in generale comunque si parla di cifre che arrivano fino a 50 mila euro circa. Allo stesso modo però ci sono dei costi di gestione sugli stipendi, delle spese sui rifornimenti, la manutenzione, l’affitto nonché le utenze e l’assicurazione. I ricavi però possono essere anche molto soddisfacenti!

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