L’amore degli italiano verso il caffè è ormai affermato da tempo. Si stima che siano ben tre miliardi le tazzine consumate ogni anno, cioè cinque chilogrammi di caffè a persona circa.
Proprio per questo motivo, la vendita di caffè è un settore in costante crescita.
Ma all’interno del settore di vendita di caffè vi è un ramo molto remunerativo e molto in crescita: stiamo parlando del caffè in capsula. Questo tipo di soluzione è molto apprezzata perché il caffè mantiene proprietà molto simili a quelle che hanno i caffè al bar, ma ad un prezzo ridotto. Poi la preparazione è molto semplice e anche l’acquisto di macchinette è facilitato da offerte molto vantaggiose.
Tenendo conto di tutta la premessa appena fatta, creare un business basato sulla vendita di caffè in capsula può essere un ottimo investimento.
Cosa serve per aprire un negozio di caffè in capsule
Negli ultimi anni la concorrenza nella vendita di caffè in capsule è diventata agguerrita, quindi, prima di avviare un business di questo tipo è bene studiare attentamente il mercato.
Infatti, sarebbe ottimale scegliere un luogo dove vi sia poca concorrenza e allo stesso tempo non vi siano negozi di vendita all’ingrosso o centri commerciali nelle vicinanze.
Una volta scelta la zona più adatta si potrà cercare il locale. In questo caso non ci sarà bisogno di un locale con metratura ampia, potrebbero bastare anche 30-40 metri quadri, la cosa importante è che gli interni siano eleganti e puliti. Come in tutti i punti vendita l’immagine è essenziale.
Altro aspetto da non sottovalutare è la presenza di un’area di parcheggio nelle vicinanze. Questo particolare favorirebbe la facile fermata del cliente, che non dovrà stressarsi nel trovare parcheggio per acquistare del buon caffè.
All’interno della fase di pianificazione e redazione di un business plan si dovrà tenere conto di quale tipologia di negozio aprire. Si consiglia a questo proposito di differenziare l’offerta, magari dando la possibilità di acquistare caffè commerciale e di marchi famosi insieme a caffè di torrefazioni locali e a chilometro 0. In questo modo si avrà una clientela variegata e quindi numerosa.
Altro punto fondamentale è la scelta dei fornitori. Questi devono essere affidabili e devono avere prezzi accettabili e consegne puntuali e rapide. Aspetto che molti sottovalutano ma che risulta molto importante per lavorare bene e in serenità.
A questo proposito, si può optare per forniture originali ma anche per un distributore all’ingrosso di capsule compatibili, adatte per tutti i principali sistemi (ad esempio Nespresso, A Modo MIo, Dolce Gusto) e che possono contribuire ad allargare l’offerta di prodotti senza rinunciare alla qualità.
Poi ci sono gli aspetti di marketing. È buon uso aprire un sito web ben strutturato: non molto complicato e con una grafica semplice ma efficace. Questo servirà per avviare anche un progetto di e-commerce, se si è disposti ad investire anche su questo.
Iter e requisiti
Si sa, come sempre prima di aprire un negozio o di avviare un business c’è la necessità di adempiere ad alcuni procedimenti burocratici. Nel caso di un negozio di caffè in capsule c’è bisogno di:
- l’apertura di Partita Iva;
- Iscrizione al Registro delle imprese;
- Informare il Comune di riferimento dell’inizio di attività;
- aprire le posizioni Inail e Inps;
- permesso per l’esposizione di un’insegna;
- mettere a norma il locale con una destinazione commerciale adeguata, agibilità e documento di igiene.
Costi di investimento
Partiamo dal presupposto che i costi dipendono molto dalla capacità del proprietario di saper risparmiare e anche di trovare le soluzioni più convenienti.
Di solito, per aprire un negozio per la vendita di caffè in capsule c’è il bisogno di avere almeno 40-50 mila euro.
Si può, poi, scegliere di aprire un negozio in franchising. I costi potrebbero essere anche minori e si avrà tutto l’occorrente ‘chiavi in mano’.
In quest’ultimo caso, ovviamente, si avrà minore scelta sui prodotti da vendere, l’autonomia non sarà completa ma i vantaggi possono essere numerosi.
Quindi, alla fine, la scelta sarà sull’aprire un negozio in piena autonomia, con la piena libertà di vendere prodotti locali associati alle marche più famose ma assumersi tutti i rischio di investimento da soli. Oppure, aprire un negozio in franchising, con un investimento anche minore, e ridurre i rischi d’impresa ma allo stesso tempo anche l’autonomia.