Grazie alla Legge di Bilancio 2022 si è avuta la proroga dell’agevolazione che permette di ristrutturare casa, dando anche la possibilità di rifare gli infissi e tutti gli impianti che riqualificano la propria abitazione e ne migliorano l’efficienza energetica.
Stiamo parlando dell’Ecobonus, prorogato fino a dicembre 2024 e che prevede una detrazione del 50% in 10 anni su tutti gli interventi di riqualificazione energetica, fornendo al richiedente la possibilità di usufruire dello sconto in fattura.
Vediamo, dunque, in cosa consistono l’Ecobonus e lo sconto in fattura e come sfruttarli per ristrutturare la propria abitazione.
Ecobonus: di cosa si tratta?
Grazie al Decreto Rilancio del 2020, chi intende ristrutturare casa può beneficiare dell’agevolazione contenuta nell’Ecobonus che, come abbiamo accennato, è stato prorogato fino al 2024.
Ciò significa che tutti quei lavori che riguardano la riqualificazione della propria abitazione (dai soffitti ai pavimenti, dagli impianti agli infissi) non costituiranno più un gravoso onere per il richiedente.
Sfruttare l’Ecobonus per investire e ristrutturare casa può rivelarsi vantaggioso per numerosi motivi: convenienza dal punto di vista economico, miglioramento del comfort abitativo, incremento del valore dell’abitazione.
L’Ecobonus, dunque, darà una possibilità concreta di migliorare lo stato complessivo della proprietà immobiliare e la sua proroga comprende anche l’opportunità di continuare ad usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, elementi sostitutivi della detrazione.
Come funziona l’Ecobonus e chi può beneficiarne
L’agevolazione tramite Ecobonus permette di riqualificare edifici già esistenti e per usufruirne bisogna presentare l’asseverazione tecnica.
Coloro che possono farne richiesta sono:
- persone fisiche, compresi nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento;
- affittuari o comodatari;
- enti pubblici o privati che però non esercitano un’attività commerciale;
- associazioni tra professionisti;
- cooperative di abitazione
I lavori e le opere di ristrutturazione riguardano la struttura dell’edificio, ovvero tutta la parte che comprende le pareti, le finestre, i tetti e i pavimenti e che hanno il fine ultimo di operare un isolamento termico; in questo caso la detrazione potrà arrivare fino al 65% su un massimo di 60.000 euro di spesa.
Altre opere di riqualificazione possono riguardare la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione ad alto risparmio energetico e l’acquisto, con relativa installazione, di persiane, tende o schermature solari.
I richiedenti potranno anche usufruire dell’acquisto e dell’installazione di stufe a pellet e che quindi prevedono l’utilizzo di biomasse combustibili.
Altro intervento che è sempre compreso nella detrazione riguarda l’acquisto e installazione di dispositivi che permettono di controllare a distanza gli impianti, per esempio attraverso gli impianti connessi.
Come funziona lo sconto in fattura
Con lo sconto in fattura l’azienda che realizza i lavori si fa carico della spesa detraibile e, a sua volta, potrà decidere di cedere o meno il credito alle banche o ad altri istituti intermediari.
Il cliente, dunque, potrà trovare una valida alternativa alla detrazione grazie a questo sconto, e limitare l’investimento che andrà a sostenere a seguito dei lavori di ristrutturazione.
Tutte queste agevolazioni hanno fatto modo di rendere la riqualificazione energetica e la progettazione di interni alla portata di tutti.
Ecobonus e sconto in fattura, dunque, rappresentano un’importante opportunità per una ristrutturazione completa (come, ad esempio, questo progetto dell’azienda di ristrutturazione case a Genova Domus Zena), per progettare i lavori da compiere e rendere la propria abitazione un luogo più confortevole ed efficiente..
Per beneficiare di tutte le agevolazioni previste dalla legge di bilancio ancora in vigore, è sempre consigliato rivolgersi a professionisti del settore per seguire correttamente l’iter richiesto ed evitare errori sia dal punto di vista burocratico che per lo svolgimento dei lavori.