L’industria siderurgica rappresenta uno dei principali settori produttivi su cui si fonda l’economia nazionale di un paese. Non fa eccezione l’Italia in cui questo ambito rientra tra i principali comparti produttivi industriali nazionali.
La siderurgia ricopre un ruolo strategico contribuendo alla creazione di occupazione e ricchezza e coinvolge una pluralità di settori manifatturieri in cui l’acciaio è la materia prima fondamentale.
Esso, infatti, è uno dei componenti principali dell’ecosistema industriale e viene impiegato principalmente per la produzione di macchine industriali, l’automotive, i servizi energetici e di trasporto, la cantieristica navale, la produzione di elettrodomestici e l’edilizia.
Nella moderna industria siderurgica, sono richiesti strumenti e macchinari che garantiscono un’alta efficienza e qualità e che, di conseguenza, necessitano di una manutenzione e attenzione costante. Motivo per cui è necessario optare per la soluzione più adatta alle proprie esigenze di manutenzione ordinaria, magari tra quelle proposte nel catalogo lavametalli di Teknox, che permettano anche di ottimizzare le prestazioni.
In questo articolo ci occuperemo di analizzare la situazione italiana del settore siderurgico, la sua storia e un fattore decisivo: la sicurezza.
Settore siderurgico: la situazione italiana
L’industria siderurgica in Italia ha radici che risalgono alla prima metà del 19° secolo. Oggi svolge un ruolo cruciale nella comunità e rappresenta un motore trainante dello sviluppo economico, frutto di continui cambiamenti ed evoluzioni avvenuti nel corso degli ultimi duecento anni.
Attualmente, l’Unione Europea vanta oltre 500 siti produttivi distribuiti in 23 Stati membri. In questo contesto, l’Italia si posiziona al secondo posto nella classifica dei produttori siderurgici europei, dopo la Germania e prima della Francia.
Attualmente, il settore siderurgico del nostro paese occupa una posizione di rilievo nell’economia nazionale, con circa 70.000 addetti e una produzione di 21,1 milioni di tonnellate nel 2023 (fonte Federacciai).
Nel 2021, la produzione siderurgica italiana è stata di 24,411 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 19,7% rispetto al 2020. Un terzo di questa produzione proviene dai centri siderurgici di Taranto e Piombino.
Contribuisce, inoltre, direttamente al fatturato manifatturiero nazionale per il 3,5% e indirettamente per circa il 40%, attraverso i settori che utilizzano la produzione siderurgica. Il giro d’affari dell’intera filiera italiana ha raggiunto i 70 miliardi di euro.
Tuttavia, la ripresa del settore dopo la pandemia da Covid-19 è minacciata da nuove sfide, come l’aumento dei costi energetici, la carenza di materie prime e l’incremento dei prezzi di minerali, carbone e rottame ferroso.
Settore siderurgico: un pò di storia
I progressi tecnologici hanno innescato una significativa crescita nel settore siderurgico, portandolo dall’era dell’industria 1.0, focalizzata sulla meccanizzazione del lavoro, all’elettrificazione degli impianti siderurgici, che ha caratterizzato l’industria 2.0.
Successivamente, intorno al 1960, si è verificata un’evoluzione fondamentale con l’automazione dei processi di produzione, che ha segnato il passaggio all’industria 3.0.
Oggi, in Italia si sta intraprendendo un ulteriore percorso di trasformazione verso l’industria 4.0, conosciuta anche come ‘fabbrica intelligente’. Questa nuova fase è caratterizzata dall’adozione di tecnologie digitali all’avanguardia e sistemi di automazione avanzati.
Per rimanere competitiva, l’industria del futuro richiede un’elaborazione e una gestione integrate dei dati complessi in tempo reale, possibile grazie all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale.
Questo approccio permette di ottimizzare le operazioni, migliorare l’efficienza e la qualità dei prodotti, nonché garantire una maggiore flessibilità e adattabilità alle mutevoli esigenze del mercato.
Sicurezza nel settore siderurgico
La sicurezza dei processi, parte integrante dell’industria siderurgica, richiede competenze ingegneristiche e gestionali mirate alla prevenzione di incidenti catastrofici e quasi incidenti, come esplosioni, incendi e rilasci dannosi di sostanze pericolose.
Le misure per controllare questi pericoli sono complesse e mirano non solo a proteggere le persone all’interno dell’azienda, ma anche l’ambiente, le risorse e la comunità circostante.
Garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro per tutti i dipendenti rappresenta la massima priorità. L’industria siderurgica si trova al crocevia tra innovazione tecnologica e rigorosi standard di qualità e sicurezza.
Lavorare in sicurezza non è solo una condizione di lavoro, ma un pilastro essenziale per il successo aziendale e soprattutto un diritto. Un’eccellenza in materia di sicurezza e salute supporta ottimi risultati di business e deve essere integrata in tutti i processi di gestione aziendale.
Lo sviluppo e il mantenimento di una solida sicurezza sono essenziali per raggiungere standard di sicurezza di livello mondiale. Le prove meccaniche, sostenute da standard e certificazioni internazionali, rappresentano il fulcro su cui si basa l’affidabilità dei prodotti in acciaio.
La sicurezza e la salute dei lavoratori sono elementi fondamentali per l’industria moderna, che cerca di bilanciare progresso tecnologico e rispetto dei più elevati standard di sicurezza e qualità.
La gestione della salute sul lavoro comprende il benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratori. Vi sono certo, effetti a lungo termine dell’esposizione ai pericoli presenti sul posto di lavoro, che possono portare a una serie di patologie, tra cui tumori, malattie muscoloscheletriche, respiratorie, circolatorie e disturbi legati allo stress. Inoltre, controlli periodici e un vestiario da lavoro adeguato possono fare la differenza e proteggere da infortuni e malattie.