Con il boom degli e-commerce, la logistica e le spedizioni rappresentano settori cruciali dove è fondamentale proteggere adeguatamente la merce per garantire che arrivi a destinazione senza danni. Ci sono diverse soluzioni per l’imballaggio, che si adattano perfettamente ad ogni tipologia di prodotto, quindi è necessario scegliere quello più adeguato secondo le proprie necessità.

Oltre alla protezione dei prodotti, soprattutto quelli fragili o di valore, al giorno d’oggi bisogna considerare un altro aspetto cruciale della logistica: la sostenibilità. Molte delle soluzioni adottate per proteggere la merce sono infatti riciclabili e contribuiscono a un ciclo produttivo più green. Scegliere l’imballaggio giusto significa non solo tutelare i beni, ma anche ridurre gli sprechi e ottimizzare i costi. Nei seguenti paragrafi analizziamo tutti questi aspetti per comprendere meglio come scegliere i materiali migliori per imballare merce fragile.

Le principali soluzioni per l’imballaggio

Un urto improvviso, una caduta accidentale o una semplice pressione eccessiva possono danneggiare seriamente un prodotto di valore. Il mercato offre diverse soluzioni di imballaggio progettate proprio per minimizzare questi rischi. Esaminiamo quali sono le opzioni più gettonate e le loro peculiari caratteristiche.

Polietilene a bolle

Il polietilene a bolle, noto anche come pluriball, è uno dei materiali da imballaggio più popolari e utilizzati per proteggere oggetti fragili. È composto da fogli di polietilene sui quali sono stati intrappolati delle bolle d’aria che creano un cuscino protettivo. La sua leggerezza contribuisce a non appesantire eccessivamente il pacco, mantenendo bassi anche i costi di produzione.

Le bolle agiscono come ammortizzatori, assorbendo gli impatti e proteggendo il contenuto da urti e vibrazioni. È ideale per avvolgere prodotti fragili come ceramiche, vetri, componenti elettronici e qualsiasi altro prodotto con superfici delicate che richiedono una protezione extra contro graffi e colpi.

Il cartone ondulato

Altra soluzione molto diffusa è il cartone ondulato, apprezzato per la robustezza, la versatilità e il costo piuttosto contenuto. È composto da uno o più strati di carta ondulata, incollati tra fogli di carta piana. Questa struttura conferisce al materiale una notevole resistenza alla compressione e alla flessione, rendendolo ideale per la creazione di scatole esterne protettive. Si possono realizzare scatole su misura, con divisori interni e angolari protettivi, offrendo così una soluzione personalizzata per separare e immobilizzare prodotti fragili all’interno di un imballo più grande.

Le schiume espanse

Quando si tratta di proteggere oggetti di forma irregolare, particolarmente delicati o di grande valore, la schiuma espansa offre un livello di protezione superiore. Materiali come il polietilene espanso, il poliuretano espanso o il polistirolo espanso possono essere modellati e tagliati su misura per offrire un elevato livello di protezione al prodotto, che resta immobile nel suo alloggio così da assorbire efficacemente urti e vibrazioni. Sono disponibili schiume di diverse densità e capacità di resilienza, permettendo di scegliere la soluzione ottimale in base al peso e alla fragilità dell’oggetto.

La plastica avvolgente

La plastica avvolgente garantisce una grande stabilità e una protezione aggiuntiva ai prodotti fragili. Questo materiale, sotto forma di film estensibile, è utilizzato per avvolgere e fissare saldamente gli oggetti all’interno di una scatola o per unire più colli su un pallet, prevenendo movimenti che potrebbero causare danni da sfregamento o impatto.

C’è un’altra tipologia di plastica, il film termoretraibile, che si restringe sotto l’azione del calore, conformandosi al prodotto o al gruppo di prodotti e creando una barriera contro polvere, umidità e manomissioni. Entrambe le plastiche mantengono l’integrità dell’imballo primario e proteggono le superfici da graffi e sporco.

La sostenibilità nel packaging

La sostenibilità è diventata un fattore imprescindibile anche nella scelta dei materiali d’imballaggio. La crescente consapevolezza ambientale da parte dei consumatori insieme alle normative sempre più stringenti spingono le aziende ad operare per soluzioni a basso impatto. Materiali riciclati, riciclabili, biodegradabili o compostabili stanno guadagnando terreno e sono sempre più diffusi, anche perché offrono prestazioni impeccabili.

Il cartone ondulato, ad esempio, è spesso prodotto con un’elevata percentuale di fibre riciclate ed è a sua volta riciclabile. Anche per le plastiche si cercano alternative come il pluriball, prodotto con plastica riciclata o con schiume a base biologica. Scegliere imballaggi ecologici contribuisce non solo a ridurre l’impatto ambientale, ma può migliorare anche l’immagine del brand agli occhi dei consumatori sempre più sensibili verso tematiche green.

Ottimizzazione dei costi

Selezionare l’imballo giusto non solo protegge la merce da spedire, ma è anche una decisione strategica che impatta direttamente sull’efficienza operativa e sulla soddisfazione del cliente. Un imballaggio preciso protegge i prodotti, riducendo rischi seri come rotture e resi che si trasformano in costi diretti e indiretti.

Inoltre un’attenta scelta dei materiali e del design dell’imballo consente di ridurre gli sprechi, utilizzando solo la quantità di materiale necessaria e ottimizzando i volumi per il trasporto. Tutto questo si traduce in un risparmio tangibile sui costi dei materiali stessi e sulle spese di spedizione, contribuendo a un bilancio aziendale più sano e a una catena di approvvigionamento più efficace.

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