I capannoni industriali si presentano con un’ampia metratura e una costante attività tra persone e macchinari. In termini di controllo della temperatura e qualità dell’aria, non sempre si riesce a garantire il massimo dell’efficienza.
Durante i mesi estivi, il calore si accumula rapidamente creando un ambiente poco salubre per i collaboratori e potenzialmente dannoso per le attrezzature. Questo significa che sarebbe preferibile trovare soluzioni adeguate e innovative. Scopriamo quali sono e come funzionano.
Soluzioni per raffrescare i capannoni
Operare all’interno di un capannone significa avere la possibilità di operare in ambienti areati, puliti e con una temperatura corretta. Ci sono soluzioni studiate appositamente per questi contesti e, come si può approfondire sul sito raffrescatori-evaporativi.it, possono risolvere il problema del caldo con un’ottima capacità di raffrescamento. I raffrescatori evaporativi combinano diversi fattori e, nella maggior parte dei casi, sono abbinati a quadri di controllo LCD per evitare il rischio di sovraccarico.
In generale, il funzionamento è semplice con l’aria calda che attraversa un filtro bagnato; di conseguenza l’acqua evapora e assorbe il calore abbassando la temperatura all’interno di un capannone. A questo punto l’ambiente diventa piacevole attraverso un microclima fresco, per lavorare in maniera ottimale preservando le attrezzature e i materiali.
Un processo da considerare, che non richiede l’utilizzo di gas refrigeranti, consente di ottenere un raffrescamento efficace con un consumo energetico ridotto. Ed è possibile grazie alla riduzione della temperatura in modo uniforme e graduale.
Quando sono consigliati?
Questa tipologia di prodotti è ideale e consigliata per diverse situazioni e ambienti, soprattutto in aree industriali dove c’è una maggiore concentrazione di persone e macchinari.
La capacità che possiedono li rende funzionali per la copertura di superfici ampie, che sarebbero difficili da gestire con dei sistemi tradizionali. Inoltre, possono funzionare ancora meglio in spazi dove l’aria circola liberamente favorendo il processo di evaporazione. Si possono prendere in considerazione, altresì, in luoghi con una bassa umidità, poiché l’aria assorbe più facilmente l’acqua evaporata.
È inoltre importante per tutte le aziende che vogliono ridurre l’impatto ambientale e i consumi energetici, proprio perché rappresentano una scelta conveniente oltre che ecologica.
I vantaggi e i consigli per un uso corretto
Come accennato, adottare soluzioni tecnologicamente avanzate significa poter ottenere dei vantaggi per i collaboratori e l’azienda in generale. Tra i più importanti evidenziamo quelli che seguono.
Benessere e produttività per i collaboratori
Quando un ambiente è ben ventilato e fresco, il comfort dei dipendenti migliora. Questi prodotti producono un’aria naturale e uniforme, senza sbalzi termici o fastidi per occhi e gola.
Riduzione dei costi energetici
Il raffrescatore evaporativo consuma fino all’80% in meno di energia rispetto al condizionatore tradizionale. È quindi evidente che il risparmio economico è importante, soprattutto quando si tratta di strutture di grandi dimensioni dove non si può rinunciare al fresco e al ricircolo dell’aria.
Sostenibilità ambientale
Allo stesso tempo, si elimina il rischio di emissioni nocive per l’ambiente escludendo l’utilizzo di gas refrigeranti. Il consumo d’acqua è contenuto e compensato da un processo altamente evolutivo.
Il filtraggio dell’aria, tra le altre cose, trattiene le particelle di polvere e altri inquinanti, contribuendo a rendere l’aria meno secca per prevenire possibili disturbi o patologie. In aggiunta, per completezza, si può pensare all’adozione di altri macchinari come gli impianti di aspirazione polveri su misura.
Facilità di manutenzione e utilizzo
Questo tipo di strumenti sono più semplici da mantenere, richiedendo una pulizia regolare dei filtri e controllo del livello dell’acqua. Inoltre, possono essere utilizzati in una varietà di contesti innumerevoli, grazie alla loro versatilità e modularità.
Perché è importante raffrescare un capannone industriale?
Il capannone industriale non è un ambiente come tutti gli altri, proprio perché la sua conformazione e la tipologia di attività svolte lo rendono soggetto al surriscaldamento.
La presenza di macchinari che generano calore, la scarsità di ombreggiatura e l’assenza di ventilazione naturale adeguata possono creare un ambiente soffocante e insalubre. Rendere questo spazio adatto alle attività che si devono svolgere, significa garantire un ambiente confortevole per:
- i collaboratori, che non possono lavorare in condizioni di caldo eccessivo tale da diminuire la concentrazione e portare a possibili problemi di salute;
- i macchinari, che potrebbero venire danneggiati o usurati, riducendo la loro efficienza per guastarsi improvvisamente;
- i materiali, che potrebbero deteriorarsi o subire delle deformazioni.
Un ambiente surriscaldato aumenta i rischi di incidenti sul lavoro, sia per via della ridotta lucidità dei collaboratori e sia per il malfunzionamento delle apparecchiature. Molti paesi, inclusa l’Italia, prevedono delle normative sulla sicurezza e sul mantenimento di condizioni salubri negli ambienti lavorativi. Infatti, garantire temperature adeguate è spesso un obbligo, oltre che una responsabilità morale.
La differenza tra i raffrescatori evaporativi e climatizzatori
Molte persone si chiedono quale sia la differenza tra i raffrescatori e i climatizzatori, cercando di comprendere il motivo per la quale scegliere uno anziché l’altro. Un climatizzatore per un capannone industriale potrebbe essere una spesa eccessiva di installazione e mantenimento.
La scelta di un raffrescatore evaporativo è una valida alternativa economica, oltre che sostenibile. Pur non raggiungendo le basse temperature dei climatizzatori, garantiscono un comfort climatico più naturale e uniforme, ideale per spazi ampi e poco ventilati.