Avanza la digitalizzazione delle aziende grazie all’introduzione di software mirati per snellire il lavoro e non solo. Se un tempo la scelta di digitalizzare la propria azienda veniva vista come una scelta, oggi è diventata una strategia per rimanere altamente competitivi in un mercato che non fa sconti.

E in effetti sono vari gli aspetti che vengono toccati dalla digitalizzazione, come la possibilità di introdurre software utili a migliorare la gestione e l’operatività o pagare i dipendenti, come con GIS Paghe di Ranocchi Fabriano, una piattaforma all-in che consente di gestire le paghe in modo veloce.

Il percorso di digitalizzazione aziendale

L’evoluzione delle aziende è appena all’inizio di una rivoluzione che tocca vari aspetti, come dicevamo prima. Chi ha introdotto per primo la tecnologia ha subito osservato una tendenza importante: sfruttare a proprio favore un vantaggio competitivo che oggi è praticamente la norma.

Di fatto, dobbiamo osservare un mercato in continua trasformazione: i clienti stessi sono sempre più esigenti e consapevoli dei propri acquisti. Questo significa che bisogna proporre prodotti e servizi in linea con le moderne richieste.

Di pari passo con lo sviluppo di nuove soluzioni, le aziende si sono dotate sempre di più degli strumenti tecnologici per gestire sia il flusso che il personale stesso. Del resto, con la digitalizzazione dei processi aziendali si va a descrivere una fase in cui le imprese scelgono di avvalersi di strumenti digitali.

Oltre all’automazione, che da tempo è ormai uno dei temi caldi dell’industria 4.0, anche l’intelligenza artificiale si è fatta sempre più strada, così come il cloud computing e le cosiddette analisi predittive, che avvengono grazie all’IA e alla possibilità di analizzare una mole di dati importante. L’obiettivo? Riuscire ad anticipare le tendenze e i bisogni del mercato.

A questo proposito, leggi anche il nostro articolo “Digital Transformation: dall’AI alla BI per incrementare le vendite

A che punto sono le imprese italiane?

Se fino a qualche tempo fa strumenti come l’automazione o l’intelligenza artificiale venivano visti con forte preoccupazione e un po’ di sospetto, oggi sono considerati alleati per promuovere una crescita sostanziale del business.

Ad oggi le imprese italiane puntano sempre di più sull’intelligenza artificiale, ma c’è ancora un divario tra le grandi aziende e le cosiddette PMI. Nel 2024 si è registrato un aumento dell’adozione dell’intelligenza artificiale, che tuttavia non porta ancora l’Italia a essere fortemente competitiva in Europa.

Un dato più importante è la quota di imprese che scelgono di avvalersi di strumenti di sicurezza informatica. Anche il tema della cyber security va di pari passo con l’uso della tecnologia, soprattutto considerando che in questo modo le aziende vengono esposte a rischi che non si possono ignorare.

L’analisi ci restituisce un quadro di un’Italia che si sta aprendo al nuovo, ma che ancora oggi non riesce del tutto a imporsi nel panorama mondiale né europeo. Di fatto, il livello di digitalizzazione delle PMI italiane rimane ancora molto basso.

Semplificare, risparmiare e ottimizzare: un nuovo modo di fare impresa

Le potenzialità stesse della digitalizzazione non si limitano a semplificare, risparmiare e ottimizzare. Di fatto, stiamo parlando di un nuovo modo di fare impresa che può persino spaventare inizialmente.

Ma la verità è che andremo via via abbandonando tutti quegli strumenti tradizionali, ovvero gli analogici. Il flusso di lavoro continuerà a essere automatizzato, soprattutto per quanto riguarda le attività e le procedure. Aspetti come la produzione, la distribuzione, il marketing e il customer care saranno affinati sempre di più sfruttando dati, pattern e analisi predittiva.

Un modo per mettersi al sicuro da eventuali rischi ma anche per avere sempre più controllo sul workflow documentale. Ad oggi è possibile automatizzare l’intera gestione aziendale, andando a creare nuovi canali sia per la condivisione che per la vendita. Senza dimenticare l’elaborazione dei dati, processo ormai indispensabile per capire il presente, il passato e il futuro dell’impresa.

La svolta dopo il Covid-19, poi un leggero incremento

Le aziende sono sempre più interessate ai software e, di fatto, c’è stato un prima e un dopo nell’utilizzo delle risorse tecnologiche: il periodo del Covid-19 ha impattato sui vari settori, spingendo le imprese ad aprirsi a nuovi strumenti e implementare la tecnologia per far fronte alla crescente globalizzazione.

Per le aziende, ad esempio, i software per la gestione del magazzino, dei documenti di vendita e della fatturazione elettronica rimangono un vero punto di riferimento. Ma non mancano software specifici per la gestione delle risorse umane e del welfare aziendale.

Sono tutti strumenti che possono fare la differenza sotto vari aspetti, soprattutto considerando che il nostro mondo andrà evolvendosi. Bisogna quindi mettere in conto un investimento maggiore nella digitalizzazione.

E per le PMI, soprattutto per le giovani imprese che non hanno ancora scelto come intraprendere questo percorso, ci sono delle aree prioritarie: la gestione documentale, il servizio clienti, la gestione degli ordini, i processi HR, il marketing, le vendite e la supply chain. Da qui si può partire per ripensare alla struttura aziendale e iniziare a salutare la tecnologia come vantaggio competitivo.

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